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sabato 26 novembre 2011

Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le donne


Il 25 novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.

La giornata vuole testimoniare la lotta contro lo stupro, le torture, gli abusi, le molestie sessuali, i matrimoni forzati, le violenze in famiglia di cui Donne di ogni paese sono vittime.

mercoledì 14 settembre 2011


Associazione Corale Claricantus

Con il sostegno dell’Associazione Italiana Kodály per l’Educazione Musicale 
 logo aikem rosa.jpg
Affiliated National Institutional
Member of the International Kodály Society 

Laboratorio di Formazione Corale

ottobre 2011-maggio 2012 


 Alfabetizzazione musicale, solmisazione relativa,
educazione della voce e dell'orecchio,
sviluppo del senso ritmico e formale, 
memoria musicale, analisi, improvvisazione.  
Repertorio corale tratto da vari stili e periodi.

Docenti
Teresa Sappa
Barbara Briano

Sala Pastorale
Parrocchia Sant' Anna
Via Brione 40

TORINO

Informazioni

Cell. 3281827387
  
www.claricantus.net

lunedì 28 febbraio 2011

Arrivano (Ma chi sono? Nostri vicini di casa ?!?!)

Arrivano
(Ma chi sono? Nostri vicini di casa ?!?!)

Il mediterraneo,  la parte più bella d'Europa.  Numerose culture, popoli. La storia qui ha scritto tanto.
Il mare Mediterraneo;  ad ovest oceano Atlantico e Gibilterra ad est il Bosforo e il mar Nero,  a sud-est Il canale di Suez, il mar Rosso; non divide,  ma unisce non solo i mari ma anche i tre continenti: Europa,  Africa ed Asia.

I paesi Albania, Algeria, Andorra, Bosnia-Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, Palestina, San Marino, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia.

Dunque, il nostro cortile comune è il Mediterraneo e noi Mediterranei, uno di fronte ad altro. Non mi ricordo che qualcuno abbia pensato ad integrare tutto il Mediterraneo in una unione di paesi. Oppure con una politica a lungo termine, si poteva pian' piano avvicinare, scambiare qualche pensiero, le conoscenze, lo studio, la cultura, tanto di non trovarsi come oggi d'avanti una incognita assoluta. Ma di alzare i muri, montare i radar si. E adesso, tutti sorpresi! Avranno magari anche loro la voglia di cambiare, voglia della libertà, perché no. Di confrontarsi. Mi fa ridere sentire la parola la sorpresa. Sorpresa di che cosa? Di questa rivolta? Cerchiamo invece di capire, se non siamo stati capaci fin' adesso e cerchiamo di aiutarli. Non abbiate paura, sono le persone come noi.

Seguo con ansia gli ultimi eventi. Sono tanto dispiaciuto per le vittime. Non riesco a non pensarli ogni momento. A loro che hanno qualche sogno da seguire. Tanti giovani.

Sono invece stupito, quanto poco sappiamo di nostri primi vicini di casa. Non sappiamo niente. NIENTE. Adesso apriamo, guardiamo e consultiamo le mappe, ci ricordiamo delle vecchie storie, probabilmente sempre sapute ma mai considerate. Della popolazione non sappiamo niente. Non ci toccano proprio. Ci piacono le spiagge, gli alberghi, qualche resort di lusso, andiamo lì per abbronzare no. Magari qualche foto d'avanti la Sfinge, i piramidi. E basta. Non chiedete come sono le persone, come vivono, che cosa sognano e cosa vorrebbero fare. Nessuno vi saprà rispondere. E poi, a chi interessa.
E' importante che stanno a casa loro. Noi no. Ma loro si. “Aiutiamo lì in casa propria” dissero, se no, arrivano in massa e ci rubano lavoro, spacciano la droga, stuprano, uccidono, insomma, sono fatti così.

Ma quanti sono “questi immigrati” che si impossesseranno delle nostre città, i nostri spazi. Al momento quando scrivo, ce già il panico tra Lega, autorità e le varie media. Sono circa 6.000. Sei mila. Ma in un stadio non si vedono neanche, i sei mila. Ci saranno gli altri, certo che ci saranno. Ma siccome arriveranno, anche quelli che sono stati imprigionati negli campi di concentramento, detti Centri di permanenza, dove sono stati torturati, stuprati, derubati. E questo sappiamo molto bene. In pochi hanno scritto di questa gente, trattata peggio di animali. Sappiamo chi ha praticamente autorizzato queste torture. Lo sappiamo bene, ma siccome siamo stati zitti, è come se abbiamo dato il nostro consenso. Il benestare.
E mi sa, che adesso, quel “trattato di muro protettivo è saltato”, e bisogna di corsa trovare un' altro interlocutore che si prenderà la briga, per qualche soldo di far continuar a vivere quelle strutture, tenendoli ben chiusi dentro. Se no, ecco che ci sbarcano qui, un milione, due milioni, chi sa, forse anche cinque milioni... se tutto va bene