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mercoledì 14 settembre 2011


Associazione Corale Claricantus

Con il sostegno dell’Associazione Italiana Kodály per l’Educazione Musicale 
 logo aikem rosa.jpg
Affiliated National Institutional
Member of the International Kodály Society 

Laboratorio di Formazione Corale

ottobre 2011-maggio 2012 


 Alfabetizzazione musicale, solmisazione relativa,
educazione della voce e dell'orecchio,
sviluppo del senso ritmico e formale, 
memoria musicale, analisi, improvvisazione.  
Repertorio corale tratto da vari stili e periodi.

Docenti
Teresa Sappa
Barbara Briano

Sala Pastorale
Parrocchia Sant' Anna
Via Brione 40

TORINO

Informazioni

Cell. 3281827387
  
www.claricantus.net

lunedì 28 febbraio 2011

Arrivano (Ma chi sono? Nostri vicini di casa ?!?!)

Arrivano
(Ma chi sono? Nostri vicini di casa ?!?!)

Il mediterraneo,  la parte più bella d'Europa.  Numerose culture, popoli. La storia qui ha scritto tanto.
Il mare Mediterraneo;  ad ovest oceano Atlantico e Gibilterra ad est il Bosforo e il mar Nero,  a sud-est Il canale di Suez, il mar Rosso; non divide,  ma unisce non solo i mari ma anche i tre continenti: Europa,  Africa ed Asia.

I paesi Albania, Algeria, Andorra, Bosnia-Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, Palestina, San Marino, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia.

Dunque, il nostro cortile comune è il Mediterraneo e noi Mediterranei, uno di fronte ad altro. Non mi ricordo che qualcuno abbia pensato ad integrare tutto il Mediterraneo in una unione di paesi. Oppure con una politica a lungo termine, si poteva pian' piano avvicinare, scambiare qualche pensiero, le conoscenze, lo studio, la cultura, tanto di non trovarsi come oggi d'avanti una incognita assoluta. Ma di alzare i muri, montare i radar si. E adesso, tutti sorpresi! Avranno magari anche loro la voglia di cambiare, voglia della libertà, perché no. Di confrontarsi. Mi fa ridere sentire la parola la sorpresa. Sorpresa di che cosa? Di questa rivolta? Cerchiamo invece di capire, se non siamo stati capaci fin' adesso e cerchiamo di aiutarli. Non abbiate paura, sono le persone come noi.

Seguo con ansia gli ultimi eventi. Sono tanto dispiaciuto per le vittime. Non riesco a non pensarli ogni momento. A loro che hanno qualche sogno da seguire. Tanti giovani.

Sono invece stupito, quanto poco sappiamo di nostri primi vicini di casa. Non sappiamo niente. NIENTE. Adesso apriamo, guardiamo e consultiamo le mappe, ci ricordiamo delle vecchie storie, probabilmente sempre sapute ma mai considerate. Della popolazione non sappiamo niente. Non ci toccano proprio. Ci piacono le spiagge, gli alberghi, qualche resort di lusso, andiamo lì per abbronzare no. Magari qualche foto d'avanti la Sfinge, i piramidi. E basta. Non chiedete come sono le persone, come vivono, che cosa sognano e cosa vorrebbero fare. Nessuno vi saprà rispondere. E poi, a chi interessa.
E' importante che stanno a casa loro. Noi no. Ma loro si. “Aiutiamo lì in casa propria” dissero, se no, arrivano in massa e ci rubano lavoro, spacciano la droga, stuprano, uccidono, insomma, sono fatti così.

Ma quanti sono “questi immigrati” che si impossesseranno delle nostre città, i nostri spazi. Al momento quando scrivo, ce già il panico tra Lega, autorità e le varie media. Sono circa 6.000. Sei mila. Ma in un stadio non si vedono neanche, i sei mila. Ci saranno gli altri, certo che ci saranno. Ma siccome arriveranno, anche quelli che sono stati imprigionati negli campi di concentramento, detti Centri di permanenza, dove sono stati torturati, stuprati, derubati. E questo sappiamo molto bene. In pochi hanno scritto di questa gente, trattata peggio di animali. Sappiamo chi ha praticamente autorizzato queste torture. Lo sappiamo bene, ma siccome siamo stati zitti, è come se abbiamo dato il nostro consenso. Il benestare.
E mi sa, che adesso, quel “trattato di muro protettivo è saltato”, e bisogna di corsa trovare un' altro interlocutore che si prenderà la briga, per qualche soldo di far continuar a vivere quelle strutture, tenendoli ben chiusi dentro. Se no, ecco che ci sbarcano qui, un milione, due milioni, chi sa, forse anche cinque milioni... se tutto va bene




venerdì 10 dicembre 2010

Banka Sjemena


Da cuveni Seed Vault.
Da dragi moji prijatelji, ali slozicete se sa mnom u sledecem.
Projekat je divan, i arhitektonski i tehnicki vrhunski uradjen objekat, izvanredno vodjen i kontrolisan, i sve je to stoji.

Ali, jos kad sam prvi put gledao veliki dokumentarac o Svalbardu, izmenjivali su mi se radost i ljutnja, u stvari vise strah.
Zasto smo dosli u situaciju da uopste imamo potrebu za bankom sjemena.
Znaci, dotle je doslo, nema vise vremena za cekanje.
Stiglo je najgore, i groznicavo se prikupljaju poslednje, sigurno prirodne kulture, njihovo sjeme, i to se odlaze u podzemne hodnike Svalbarda, za zlu ne trebalo.
Jednostavno, vrijeme radi svoje, GMO nadjacavaja ostale kulture.

Vidite, sada u 20-o, vijeku, nemamo vise sluha da osjetimo dobro prirode.
Gledam seljaka koji kada bira sjeme, sta radi.
Uzmega u saku, gleda, dodiruje i bisti. Mirise ga...
Ne moze pogrijesiti. On zna da li je dobro ili ne.

Nije kao ja koji mora da cita na poledjini kesice sastav. A i kad procitas,nisi siguran da li je to sve. Pa cak i ono sto pise, ne znam da protumacim.
Eto takvo je to sjeme. Kao ono za jagode. GMO.

Vi, u Srbiji, bar znate sto je hrana, imate veliko nasledje, bogastvo, ali sve je manje takvih, pravih zemljoradnika, seljaka.

A to nisu seljaci, to su pravi geniji. Taj kad uzme sjeme u ruku, bolji ce sud o njemu dati,
nego bilo koja laboratorija.

Njegova gruba, ispucala ruka ima mekocu djecje ruke i zaprepascujucu senzibilnost.
Dzaba laboratorije, ispitivanja... ne negiram ih svakako, i ja sam ucio i ucio, ali poredjenja nema.
Instituti bi trebalo time da se bave. Naucio me tome veliki Carlo Petrini, Shiva, Terra Madre...



Zato bih uputio
A P E L

Umjesto da podjete na utakmicu ili u grad nedeljom... podjite na selo... potrazite seljake koji rade, seju, oru... pitajte ih. Pitajte ih kako prepoznati dobro sjeme... kako pogledati u nebo da bi znali sta ce biti sjutra... pustite ih da pricaju... ne prekidajte ih... reci ce vam puno vaznih stvari o prirodi, i naucicete puno... nemamo puno vremena, te generacije odlaze, ostarale su, i moramo od njih nauciti da bi i mi znali... i zapisite sve to sto vam kazu.. ZAPISITE!!!

Dugo vec sam imao potrebu da ovo napisem

giovedì 4 novembre 2010

Ostaggio perfetto di Claudio Canal con Vesna Ščepanović

 Giovedì 4 novembre 2010, ore 21.00
ingresso libero

O S T A G G I O   P E R F E T T O
di Claudio Canal con Vesna Ščepanović

Birmania/Myanmar: un paese che sta ai bordi in ombra del nostro immaginario. Un paese che compare ogni tanto in occasione di qualche evento sensazionale  per poi nuovamente svanire.
Da venti anni senza clamori e senza gesti spettacolari una donna  si oppone con intelligenza e fermezza ad una dittatura impietosa ed stolta. Questa sua resistenza Aung San Suu Kyi l'ha pagata e la paga con una ventennale detenzione domiciliare che tuttavia non l'ha piegata e che forse verrà sciolta il prossimo 13 novembre, dopo le elezioni di facciata che si terranno il 7, a cui, ovviamente, le è stato impedito di partecipare.

OSTAGGIO PERFETTO presenta sulla scena  questa donna irriducibile,  la profondità del suo pensiero e la realtà del contesto politico, sociale e culturale in cui opera. Un ragguardevole materiale documentario, sia video sia audio, ne arricchisce la comprensione.
Lo spettacolo sarà seguito, a cominciare dal prossimo dicembre, da alcuni incontri dedicati alla letteratura contemporanea della Birmania e alla sua evoluzione politica sia interna sia internazionale.

Da tre anni Claudio Canal tiene un seminario mensile di italianistica nella capitale precoloniale Mandalay, scrive sulla situazione politica e culturale del paese e pubblica online una Myanmar Newsletter.


Per informazioni: 011.531264
http://www.cineteatrobaretti.it/app/ostaggio-perfetto.htm

venerdì 29 ottobre 2010

MELTIN’CHOIR BALCANI 2010


CONCERTO                                                                

  MELTIN’CHOIR
  BALCANI 2010

VENERDI’ 12 NOVEMBRE, alle ore 21.00
sala ATC di corso Dante 14.



                                                               





INCONTROCANTO


                                                                                                     











CORO G














FABBRICAVOCI


VERSO LA CHIUSURA DEL “numero zero”
                                                                        
A partire dalla giornata di presentazione dell’8 maggio scorso il progetto si è sviluppato nelle varie parti in programma.
MELTIN’ è stato innanzitutto incontro di cori. Tre cori torinesi si sono impegnati nello studio di un repertorio comune di origine balcanica:  COROG, INCONTROCANTO e FABBRICADIVOCI   hanno lavorato a più riprese con la direttrice  di coro ZOJA DJUROVIC (Montenegro) che ha  tenuto a Torino una serie di prove musicali a  giugno e a ottobre 2010.                                                      
Zoia ci ha portato brani a più voci, di argomento   popolare, che ci hanno “costretti” ad entrare  nella ritmica e nella melodia dei balcani, con frequenti cambi di ritmo e di metro e moltissime variazioni emotive e stilistiche. I cori partecipanti hanno studiato alcuni brani comuni e alcuni brani “a coro solo”, che entreranno sicuramente nel repertorio musicale di ciascuno.
Al gruppo dei tre cori si sono aggiunti anche alcuni amici “sparsi” e tutti insieme abbiamo dato vita ad un coro di circa 90 elementi.
Accanto alle attività per i cori polifonici MELTIN’ è stato anche coralità per bambini e ragazzi.
I CORI DI GIUGNO 2010, organizzati da Cantascuola, hanno visto circa 85 bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni lavorare insieme per tre giorni, dal 14 al 16 giugno, guidati da EDOARDO MATERASSI e ZOJA SJUROVIC.  Abbiamo imparato moltissimi canti di diversa provenienza (Grecia, Macedonia, Bulgaria,   Montenegro, Albania, più alcuni canti Rom) che hanno dato vita ad una serata finale (16 giugno) al teatro ATC di c.so Dante a Torino.
L’entusiasmo dei bambini, la grande qualità   dei docenti e la varietà delle proposte musicali (ritmo, metro, modalità, scale musicali  inconsuete) hanno portato a grandi risultati e abbiamo deciso di conservare parte di quel repertorio per le proposte didattiche corali che verranno realizzate presso le scuole per il corrente anno scolastico.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è stata l’organizzazione di quattro SERATE CORALI rivolte a persone incuriosite dall’iniziativa e dalla tematica.
Per realizzarle abbiamo approfittato della disponibilità della nuova 
CASA DEL QUARTIERE di SAN SALVARIO (che ha anche organizzato
una serie di “aperitivi balcanici”) presso la quale si sono ritrovate più di quaranta persone che sono state coinvolte in canti e balli.

Questa edizione “numero zero” si completa con la disponibilità di un certo numero di schede e di materiali di approfondimento, a cura di Claudio Canal, che saranno pubblicate sul sito di Cantabile e che costituiranno la base per
nuove iniziative sull’argomento.

La conclusione del progetto avverrà con il CONCERTO conclusivo il
VENERDI’ 12 NOVEMBRE, alle ore 21.00
presso la sala ATC di corso Dante 14.

In quella occasione saranno presenti i tre cori polifonici, il gruppo di bambini e ragazzi e anche il gruppo di adulti che ha partecipato alle serate di canti e danze balcanici.
Sarà una sorta di “festa” finale, che ci aiuterà a tirare le somme di questo primo progetto e a progettare la prossima edizione di MELTIN’ CHOIR che vorremmo realizzare nel 2012.

Chi fosse interessato a partecipare al concerto finale o a recuperare i materiali didattici e musicali può contattare CANTABILE all’indirizzo
email info@cantabile.it

giovedì 9 settembre 2010

Certifikovani Domaci Mladi Sir

Zemljoradnik, seljak Evropske Zajednice, automatski je certifikovan EZ. Zemljoradnik EZ, proizvodi sir koji je konsegventno certifikovan. Podrazumijeva kontrolisan, zdrav.

Npr domaci mladi sir, to cudo koje mozete kupiti kod nasih seljaka, nije moguce unijeti u EZ, i prva barijera je hrvatsko-slovenacka granica. E sad, od momenta kad je “povucena” linija izmedju EZ i “Ostalih”, ovi u EZ prave isto takav sir koji je po svim propisima (!!!), dok pomjerivsi se samo za korak, medju “ostale”, taj sir se ne moze unijeti ni konzumirati. Opasan, nekontrolisan, nezdrav itd. Koliko sam mogao vidjeti, recimo ovdje u Italiji, pravi se na identican nacin. Evo dovedite bilo kakve strucnjake da uporede ta dva sira i vidjecete da su potpuno isti. Ili je cak, ovaj iz “ostalih”, za nijansu bolji.
Kladim se u sto god zelite, da bi certifikovane slovenacke ili italijanske gospodje, tako rado kupile taj sir, ali nema ga, bar ne kao ovaj kolasinski koji govori trista jezika. No necu se baviti administrativnim mjerama, iako sam iskarikirao problem, isti mi je potpuno jasan.
Kupih dva kila kolasinskog lisnatog sira. Sakrih u auto ispod prtljaga, prodjoh tri cetiri granice, i evo jutros pojedoh poslednje parce tog magicnog mlijecnog proizvoda.
Pisem ovo bez straha da me neko uhapsi, jer dokaz o violaciji granica EZ o unosenju hrane vise ne postoji. A da su me i uhvatili, kunem se da bih bio u stanju da ispred carinika pojedem citava dva kilograma, samo da se ne baci. Eto toliko, a od sjutra cu otici u supermarket, kupiti EZ sir, konfekcioniran, certifikovan, i uzivati u njegovom neukusu misleci na kolasinski sir. To mu dodje u neku ruku kao da masturbiram. 

giovedì 27 maggio 2010

Le Donne e le Concessionarie di Automobili

Le Donne e le Concessionarie di Automobili 


La vendita delle automobili, è un affare di soli maschi. Punto. Perché l’automobile è il prolungamento del pene, l’automobile è la virilità. E’ un mostro da domare, e chi lo fa meglio se non un maschio.
Entrando in una qualsiasi concessionaria troverete davanti un rivenditore, ovviamente maschio. E’ sempre vestito uguale a qualsiasi altro di un’altra concessionaria. Ha le stesse parole per te, lo stesso linguaggio. Facendo la scheda, è istruito (dai venditori “senior”) di sentire tuo polso, toccando brevemente gli argomenti come lo sport, la politica, le donne, le veline … cerca di incantarti, ed è convinto che sia riuscito.
Mi piacerebbe, trovare davanti una ragazza, una venditrice donna. Si avvicinano umilmente, con il rispetto, con un sorriso disarmante. Sono più brave. Se invece cambia la politica, e che la percentuale di venditori cambia in favore delle donne, sono convinto che anche le vendite saliranno. E non venite a dirmi che non capiscono nulla. Giusto conosco la moglie di un mio caro amico che fa la venditrice. Non è brava, è bravissima. Sa di automobile tanto quanto basta per poter tranquillamente scrivere per Quattroruote. Tecnicamente super preparata. E ovviamente, vende meglio di uomini. Ma non solo perché brava in tecnica, ma anche perché ti accoglie con il sorriso, quando ti parla non segue il rituale di incantarti, non cerca queste strade. E’ una donna. E in quanto donna, è più sensibile, più credibile, ti affronta di quello che sei e quando ti chiede qualcosa sono le cose che senti che appartengono anche a te. Basta così.
Poi, ci sarà sicuramente qualcuno che lo pensa diversamente, ma è meglio che non si fa avanti, gli argomenti in favore delle donne potrebbero schiacciarlo.